Bloomframe, l’edificio che può cambiare volto

    BloomframeLe facciate dinamiche sono diventate una tendenza inarrestabile a guardare alcuni progetti architettonici. E i vantaggi sono molti perché i meccanismi integrati nell’involucro dell’edificio permettono la ventilazione l’illuminazione naturale, ma anche la protezione dal sole, oltre a effetti estetici di notevole impatto. Che cosa succede se invece, con la pressione su un interruttore, gli elementi della facciata cambiano posizione e si allargano per fornire ulteriore spazio? L’idea può non apparire nuovissima, perché alcuni studenti inglesi avevano provato realizzare dei prototipi di finestre che diventavano mini terrazzi. Ma lo studio di architetti olandese, l’Hofman Dujardin Architects di Amsterdam, che ha progettato il balcone mobile e ha chiesto di produrre un prototipo alla Kawneer, società del gruppo Alcoa, il terzo produttore mondiale di alluminio, in realtà ci sta provando dal 2008 quando presentò il progetto in rete suscitando grande interesse.

    Bloomframe, presentato alla fiera dell’edilizia francese Batimat, ha sul lato superiore una sezione di vetro accoppiato con un pannello opaco che si piega per diventare il pavimento del balcone. I dettagli ingegneristici non sono ancora perfetti hanno ammesso i progettisti, ma Kawneer sta continuando a perfezionare il modello per garantire solidità e robustezza senza compromettere l’elegante estetica moderna. Ecco il video dimostrativo di come Bloomframe potrebbe modificare l’aspetto di un condominio con facciata in vetro e acciaio. Certo, i costi di acquisto, installazione e manutenzione non ne fanno un prodotto per qualsiasi edificio, ma solo per gli immobili di fascia alta, ma potrebbe diventare un soluzione molto interessante.

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