Il grattacielo più alto del mondo ha le fondamenta in rosso

Arabtec Holding, l’impresa di costruzioni di Dubai, artefice della Burj Khalifa l’edificio più alto del mondo ha registrato 626 milioni di dollari di perdite nell’esercizio 2015 con una riduzione dei ricavi del 12% rispetto all’anno precedente. I risultati negativi sono dovuti al contesto economico difficile, al crollo del prezzo del petrolio e a progetti di scarso rendimento, ha commentato la compagnia sostenuta dalla società finanziaria governativa Aabar Investments di Abu Dhabi. Ma uno dei problemi principali è la fase di stallo su un accordo di 40 miliardi di dollari firmato nel 2014 per costruire un milione di case a prezzi accessibili in Egitto.

Burj Khalifa a Dubai
Burj Khalifa a Dubai

L’azienda ha ammesso anche di avere difficoltà con i pagamenti e sta compiendo molti sforzi per recuperare i crediti maturati. Per questo motivo ha annunciato una nuova strategia di selezione di partecipazione alle gare d’appalto, focalizzandosi soli su nuovi progetti con rendimenti adeguati. Come il contratto da 554 milioni di dollari stipulato per edificare un migliaio di ville per la Aldar Properties nell’isola di Yas, o la lettera di intenti definita con il Ministero dei Trasporti del Bahrain per il progetto di ammodernamento del Bahrain International Airport del valore di oltre un miliardo di dollari, da intraprendere con la compagnia turca TAV Construction.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome qui