Arch-Vision: l’Italia non decollerà nel 2016

    L’Olanda procede a ritmo veloce con una crescita del 5% annua, la ripresa della Gran Bretagna c’è ma non è stabile, per la Francia non se ne parla fino al 2017 e in Italia le previsioni indicano il 2018 come un anno positivo. Queste sono alcune delle conclusioni dell’European Architectural Barometer, la ricerca trimestrale di Arch-Vision nel settore delle costruzioni. Il mercato britannico sta migliorando, ma lentamente perché se a fronte di un incremento dei permessi di costruzione per gli edifici residenziali rispetto all’anno precedente, gli indicatori rilevano una lieve flessione negli ultimi trimestri, compensata però da segnali di fiducia da parte degli architetti per il futuro, tanto da far ipotizzare un aumento nel settore del 2% annuo fino al 2017. Anche la Germania è in costante sviluppo, la richiesta di permessi è stabile per il comparto residenziale e non, ma poiché è un paese che si basa più sulla ristrutturazione che non sulle nuove costruzioni, questa crescita ha un minore impatto sul totale degli edifici e perciò la stime fino al 2017 sono più modeste e segnano solo un + 1%.

    In Francia invece, il miglioramento sembra essere più lento, con architetti che dichiarano un decremento dei lavori intorno al 33% rispetto al 2014 e altri al contrario che esibiscono un più 25% Se si aggiunge che gli indicatori di fiducia industriali e di consumo sono stazionari e negativi, secondo Arch-Vision il mercato delle costruzioni francese diminuirà leggermente nel 2015 (-1%) e nel 2016 (-1%) per ripartire dal 2017 in poi (2017: 0%). La Spagna registra segnali positivi per il settimo trimestre consecutivo, sebbene i livelli dei primi due trimestri del 2015 non siano stati più raggiunti. Cosa significa questo? Una pausa temporanea? Sembrerebbe vista la percentuale dei progetti annullati: 23% nel 2 ° trimestre e del 31% nel 3 ° trimestre. Non solo, se le richieste di permessi per gli edifici residenziali sono in leggera diminuzione nell’ultimo trimestre, le autorizzazioni per il non residenziale hanno una crescita molto risibile. Eppure, poiché il crollo del Paese è stato verticale nel passato, gli analisti prevedono un + 2% nel 2015, dunque migliore rispetto al – 2% del 2014, che prosegue nel 2016 con + 2% e nel 2017 arriva al + 3%.

    La maggior parte degli architetti italiani, il 48% non ha notato né un aumento né una diminuzione del numero dei lavori commissionati e la ripresa nel settore non sembra vicinissima, sebbene ci siano alcuni segnali positivi, e gli ultimi dati disponibili sulle richieste di permessi non mostrano un decremento come in passato. Su queste basi le stime non sono rosee: dalla contrazione del 4% nel 2015 si passa a un – 1% nel 2016 e allo 0% nel 2017. Insomma, in Italia un aumento dei volumi delle costruzioni non è previsto prima del 2018.Costruzioni

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