Accordo Istruzione-Anie per portare gli studenti in azienda

Anie preparerà un elenco di imprese disponibili ad accogliere e inserire studenti in progetti di alternanza scuola-lavoro. È uno dei risultati del Protocollo d’intesa siglato tra Anie Confindustria, l’Associazione delle imprese elettrotecniche ed elettroniche, e il ministero dell’Istruzione. Anie e Miur si impegnano così ad affrontare le questioni aperte dalla Legge 107, cosiddetta «Buona Scuola», approvata il 13 luglio, che individua per gli ultimi due anni delle medie superiori periodi di permanenza obbligatori degli studenti in azienda nella misura di 200 ore per i licei e 400 ore per gli istituti tecnici.

L’impegno di Anie e ministero è sviluppare un sistema scolastico che si avvicini e dialoghi con l’industria, così da affrontare la questione della disoccupazione giovanile (oggi al 44,2%) e supportare le aziende che faticano a reperire sul mercato le figure professionali adeguate alle loro esigenze: personale ad alto potenziale, flessibile, che sappia progettare l’innovazione, districarsi nei nuovi mercati e gestire i rapidi cambiamenti tecnologici.

L’alternanza scuola-lavoro potrà essere un’opportunità anche per le aziende, che potranno gestire personale formato, qualificato e flessibile, disponendo di una significativa leva di competitività. L’applicazione pratica lascia tuttavia aperte numerose questioni organizzative e metodologiche legate alla distribuzione di 1 milione di studenti per uno o due mesi l’anno.

«Con la firma del Protocollo ci impegniamo a mettere a disposizione le nostre esperienze, risorse, conoscenze scientifiche e gestionali per creare una proficua sinergia con il sistema scolastico nazionale, in particolare con gli istituti tecnici ad indirizzo elettrico, elettronico e meccatronico», ha spiegato Claudio Andrea Gemme, Presidente di Anie. «L’alternanza scuola-lavoro, entrata stabilmente nel modello scolastico italiano è fondamentale per rimettere l’Italia al passo con le più avanzate economie europee. Rendere l’alternanza scuola-lavoro una pratica strutturale significa investire, di fatto, sulla re-industrializzazione del Paese e sul futuro delle giovani generazioni. È questa l’unica strada percorribile per tornare a far crescere l’Italia».

Studenti
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