Al Cersaie le polemiche sulla Campogalliano-Sassuolo

«A Cersaie c’è l’eccellenza dell’Italia che funziona». Il Presidente di BolognaFiere, Duccio Campagnoli, ha inaugurato con queste parole la trentatreesima edizione di Cersaie, a cui hanno partecipato anche il ninistro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e il presidente di Confindustria Ceramica Vittorio Borelli.

«In questo clima di fiducia, vero ostacolo allo sviluppo è l’eccessiva burocrazia», ha focalizzato Borelli. «La Riforma della pubblica amministrazione doni all’Italia una situazione adatta a un Paese moderno». E, ancora pressione fiscale, Imu (specialmente sugli imbullonati: «Nessun bene produttivo dovrebbe essere tassato», ha ammonito il presidente di Confindustria Ceramica. Un po’ curiosamente, gran parte del dibattito si è centrato sulla bretella Campogalliano-Sassuolo: «Siamo arrivati alla fine. Se non apriremo i cantieri entro questa legislatura, sarà per noi un enorme fallimento», ha promesso Bonaccini. «Si tratta di una battaglia per la modernizzazione. La bretella non prosegue per complicazioni normative-burocratiche: bisogna semplificarle, sarebbe la madre di tutte le riforme», ha ribadito Squinzi. Infine, Delrio ha specificato che «sulla bretella, di concerto con la Commissione europea, abbiamo individuato la soluzione dell’in house, che potrebbe entro fine anno completare tutti gli itinera in corso. L’Italia ha enormi potenzialità, con tanti imprenditori che hanno voglia di raccogliere le sfide del futuro. Compito della politica è metterli nelle condizioni migliori per fare il proprio lavoro».

Graziano Delrio
Graziano Delrio

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