Cervelli italiani per l’industria 4.0, accordo Italia-Huawei

Fuga dei cervelli? Macché, export di conoscenza e stage in uno dei più quotati centri di ricerca del mondo, quello di Huawei, colosso mondiale delle telecomunicazioni. Con questo obiettivo il ministero dell’Istruzione e quello allo Sviluppo economico hanno siglato un accordo, innovativo, per avviare un tirocinio di15 laureandi ingegneri italiani. Il progetto, chiamato Talent Lab – Seeds for the Future si svolgerà nel quartier generale di Huawei in Cina, a Shenzen ed è interamente finanziato dall’azienda. Il  percorso di studio è focalizzato su tecnologia e innovazione. L’accordo è stato annunciato in occasione del China Day all’Expo dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, dell’Università e dal ceo di Huawei Italia, Edward Chan. A chiusura del programma, ogni laureando parteciperà a un seminario di aggiornamento organizzato dal Mise sulle politiche e gli strumenti della Industria 4.0, con un periodo di stage all’interno delle aziende selezionate, durante il quale identificherà i fabbisogni di innovazione delle aziende stesse, per  contribuire all’elaborazione di un «percorso di cambiamento 4.0», che dovrà costituire oggetto di discussione in sede universitaria.

Cloud computing, Internet of Things, broadband: sono alcuni degli elementi abilitanti del nuovo scenario nel quale l’Italia, che detiene insieme alla Germania il manifatturiero, può consolidare una posizione importante negli anni a chi investe nella creazione di competenze ad hoc. M.B.

Il ministro all'Istruzione, Stefania Giannini e il ceo di Huawei Italia, Edward Chan
Il ministro all’Istruzione, Stefania Giannini e il ceo di Huawei Italia, Edward Chan

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