Inizia il Salone del Mobile, prove generali di Expo

È l’ora del Salone Internazionale del Mobile. Dal 14 al 19 aprile Milano fa le prove generali di Expo e, soprattutto, vuole tenere sempre in alto il business internazionale dell’arredamento, uno dei settori in cui l’Italia eccelle. Basta citare questi dati: l’industria italiana del legno e dell’arredo è seconda nella graduatoria internazionale per saldo della bilancia commerciale, con 10 miliardi di surplus. È preceduta solamente dalla Cina (83,4 miliardi), ma davanti ai competitor polacchi (8,4 miliardi), vietnamiti (5), messicani (4,7) e tedeschi (-1,6). L’Italia, inoltre, si trova ai vertici della Ue, per saldo commerciale, per 22 prodotti dei 37 internazionalmente censiti del settore Legno Arredo, relativi all’industria del mobile, porte, finestre e apparecchi per l’illuminazione, secondo l’indice Fortis-Corradini, Fondazione Edison.

Ma c’è dell’altro: il business del mobile e dell’arredamento, del design e della filiera del legno, genera anche un  indotto di 221 milioni di euro nel turismo, con una crescita secondo le stime del 7,2% rispetto all’edizione dello scorso anno. Tra hotel, trasporti, cene e dopocene, Salone e Fuorisalone sono diventati un’attrazione non solo «core», cioè non solo concentrate sul ramo principale di attività. È calcolata in 172 milioni di euro la spesa in rinfreschi, party ed eventi che costellano l’esposizione alla Fiera di Rho. Non solo: ormai sono centinaia le aziende non strettamente collegate alle attività dell’arredamento che si aggregano, spesso in una sola location, alla festa del design. Profumi, moda, gioielli, accessori: è un giro di affari collaterale che si aggiunge a quello del legno arredo

Questi dati indicano che sempre più spesso l’attività industriale è legata a quella della cultura e, perché negarlo? della spettacolarizzazione. Per questo stona che il patriarca delle fondazioni bancarie, Giuseppe Guzzetti, ammonisca affinché l’Expo 2015 non si trasformi in una kermesse turistica, quasi che girare tra i padiglioni dell’esposizione dedicata al food dovesse diventare una lezione scolastica per alunni scesi dal torpedone. Invece non è (più) così: business tira business. E le vecchie fondazioni bancarie non possono che prenderne atto.salone-mobile

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