E-commerce inarrestabile: nel 2014 in Italia aumento del 20%

dinamica e commercewCommercianti, attenti a non perdere il treno: l’e-commerce  in Italia aumenta a doppia cifra dal 2009, e hanno ormai superato quota 13 miliardi a fine 2014. In tre anni il numero di acquirenti è passato da 9 a oltre 16 milioni. Eppure solo il 4% delle imprese italiane vende online, anche se è ormai assodata la sinergia tra canale di vendita tradizionale e quello online. Il potenziale del Made in Italy è totalmente inespresso a livello internazionale, soprattutto considerando che nel mondo la popolazione che compra sulla rete è costituita da 1,2 miliardi di persone. I dati sono stati commentati durante l’incontro #eComm4Italy, organizzato a Milano. «L’e-commerce è sempre più un canale necessario e cruciale per le imprese che vogliano fare business sia nel nostro Paese sia su scala globale», ha sottolineato Roberto Liscia, presidente di Netcomm, consorzio che ha l’obiettivo di favorire la crescita e la diffusione del commercio elettronico in Italia. Netcomm si rivolge quindi al Parlamento perché dia il quadro normativo e legislativo adatto a sviluppare il commercio elettronico oltre, ovviamente, agli investimenti in infrastrutture. «L’accesso alla banda larga rimane carente e la copertura finanziaria per gli investimenti necessari sono ancora un interrogativo non risolto», ha sottolineato Liscia, che ha ricordato anche le carenze sotto il profilo logistico. «L’Italia è conosciuta nel mondo per i suoi prodotti di abbigliamento, calzature, accessori, moda, arredo, design, vino e prodotti alimentari-gastronomici di qualità. Tutte le piccole e medie imprese italiane che producono e/o commercializzano questo tipo di prodotti hanno degli spazi di mercato straordinari, tecnicamente stiamo parlando di una platea di oltre 1 miliardo ci consumatori che abitualmente compra online e di 2,6 miliardi di individui che sono su internet. Ma stiamo perdendo competitività a livello globale e non riusciamo a sfruttare il potenziale del Made in Italy che potrebbe trovare più facilmente sbocchi su questi mercati».

Il Politecnico di Milano ha fotografato l’andamento dell’e-commerce: il fatturato cresce intorno al +20% all’anno negli ultimi sei anni ed è stimato oltre i 13 miliardi di euro per il 2014, congiuntamente all’impennata del numero di acquirenti online italiani che sono passati in tre anni da 9 a 16 milioni. In particolare, +31% l’elettronica, +25% l’abbigliamento, + 34% l’editoria, +18% il grocery, +25% il resto. E secondo Catherine Balavoine, presales consultant on Supply Chain solutions di Generix Group Italia, funziona molto bene l’e-commerce per la casa, soprattutto nel settore arredamento. Ci vuole altro per convincere i rivenditori che l’e-commerce è inarrestabile?

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