I bonus antisismici di Realacci piacciono a Unicmi e Isi

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    Ermete Realacci

    Evitare che gli edifici crollino per un evento idrogeologico deve essere incentivato con detrazioni fiscali: la commissione Ambiente della Camera, presieduta da Ermete Realacci, attraverso un emendamento alla Legge di Stabilità, come chiesto da Unicmi e Isi lo scorso 27 ottobre, proporrà al Governo di inserire nella legge di programmazione economica, l’estensione al consolidamento degli edifici delle detrazioni fiscali del 65%. La commissione intende inserire anche un emendamento che affronti il tema degli interventi che non riguardano un solo appartamento, bensì i fabbricati interi.

    L’iniziativs piace a Unicmi e Isi, che apprezzano l’iniziativa della commissione. Le due associazioni sottolineano come la Legge n. 90 del 3.08.2013 preveda che per gli interventi di miglioramento e adeguamento antisismico si adottino «incentivi selettivi e di carattere strutturale», cioè su un periodo temporale di ampio respiro, non certo di un anno. La ragione principale del carattere strutturale richiamato dalla Legge 90 è, infatti, quello di intensificare in maniera decisiva la politica di prevenzione contro il rischio sismico. Da un punto di vista tecnico, per poter accedere agli incentivi per interventi di natura antisismica i passaggi previsti sono certo più complessi di quelli richiesti per altri interventi edilizi agevolati da bonus. Per esempio, ci vuole la classificazione sismica nello stato attuale del fabbricato, la progettazione degli interventi antisismici, la determinazione della nuova classificazione sismica, che tenga conto degli interventi antisismici progettati, realizzazione degli interventi antisismici. Per questo le associazioni chiedono anche un arco temporale più ampio per i bonus.

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