Autogrill Villoresi Est, il primo edificio per la ristorazione certificato Leed in Italia

 

Se ci si aspetta di trovare un Autogrill come tanti, ci si sbaglia. Forse vedendolo dall’autostrada può sembrare così, a parte per la particolare forma che richiama un vulcano, e per il colore rosso accesso di cui si riveste di sera, ma basta entrarci per scoprire che non è un Autogrill come gli altri.

Il marchio Leed (Leadership in Energy and Environmental Design), infatti, è affisso bene in vista all’entrata e tutti possono vederne il riconoscimento del livello Gold.

Stiamo parlando dell’Autogrill Villoresi Est, lungo la A8 Milano-Laghi nei pressi di Lainate, che è stato progettato tenendo conto di tutti i criteri di sostenibilità costruttiva. Il ruolo di consulente Leed per la certificazione dell’opera è stato affidato da Autogrill al Leed Team Icmq.

 

Per raggiungere l’ambito risultato il lavoro di squadra – guidato e coordinato da Icmq – tra Autogrill, progettisti di tutte le specialità e i vari contractor è stato affrontato con grande impegno e sistematicità. Anche se prima di questo progetto non tutti i componenti erano abituati alla “progettazione integrata” ed ai requisiti propri di questa severa ed autorevole certificazione statunitense di sostenibilità, Icmq ha “pilotato” il progetto e il team di progettazione verso gli obiettivi più virtuosi massimizzando i crediti/punteggi acquisibili fino al riconoscimento del livello Gold. Ha svolto inoltre il ruolo di Project Administrator sulla piattaforma Leed Online, raccogliendo, verificando ed approntando tutta la documentazione necessaria per attestare il soddisfacimento dei requisiti richiesti dal protocollo di certificazione.

 

Attraverso un significativo aumento degli standard urbanistici, circa il 30% della superficie totale dell’area di progetto è stata destinata a verde con la piantumazione di essenze autoctone al fine di mitigare l’impatto ambientale ed integrare l’intervento con il paesaggio e con la vegetazione circostante. Le intersezioni dei campi con i limiti esterni dell’area di servizio sono evidenziate da piante di gelso ad alto fusto.

 

L’edificio si sviluppa su una superficie di circa 2.500 mq  ed è dotato di una serie di accorgimenti tecnologici ed impiantistici finalizzati al risparmio energetico. L’installazione combinata del “tetto captante” e del campo geotermico a circuito chiuso – costituito da 420 sonde geotermiche di circa 25 metri di profondità, in grado di erogare fino a 380 kilowatt di energia geotermica – permette di risparmiare circa il 45% di energia rispetto alle soluzioni impiantistiche di una stazione di servizio tradizionale e di conseguire un notevole risparmio nei consumi elettrici legati alla climatizzazione dei locali interni. Il tetto captante, in particolare, costituisce una vera e propria pelle attraverso cui l’edificio scambia energia con l’esterno ed è in grado di acquisire calore solare o di disperdere energia termica a seconda delle stagioni e delle ore del giorno; in questo si differenzia dai tipici pannelli solari, che ottimizzano esclusivamente l’acquisizione di energia.

 

L’edificio ha raggiunto inoltre un risparmio nell’utilizzo di acqua di circa il 30% (25.550 mc all’anno) rispetto ad un edificio tradizionale, attraverso un sistema di raccolta dell’acqua meteorica e l’impiego di acqua di falda per la climatizzazione, l’irrigazione del verde, le toilette e la riserva antincendio.

 

Autogrill ha voluto fortemente sottoporre l’intervento ai requisiti necessari per ottenere la certificazione Leed Gold. Di seguito alcuni dei risultati raggiunti grazie ad una rigorosa gestione del progetto e del cantiere da parte del Team Leed Icmq:

 

  • 96% di riciclo dei rifiuti di costruzione.
  • 22% di materiali da costruzione provenienti da riciclo.
  • 86% di materiali da costruzione di provenienza regionale.
  • 82% di legno certificato Fsc.
  • utilizzo di prodotti e materiali “basso-emissivi”.

 

Ad alcuni mesi dall’apertura, l’Autogrill Villoresi Est – primo edificio per la ristorazione certificato Leed in Italia – sta registrando performance di efficienza energetica migliori rispetto a quelle originariamente previste, con un recupero pari a 260.000 kwh/anno contro i 166 della prima stima. Per quanto riguarda la gestione delle acque, si conferma un risparmio pari a oltre 25.000 mc all’anno.

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